Disegno di legge per il contrasto alla violenza sulle donne e contro la violenza domestica
Dal mese di Giugno 2023 il consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge finalizzato al contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica.
Tra le misure prese vi è il rafforzamento dell’ammonimento del questore, che garantisce una tutela rapida per le vittime di cyberbullismo e stalking. Nello specifico sarà possibile, per le forze di polizia, attivare rapide procedure di verifica che possono portare all’ammonimento della persona che ha commesso atti di molestia o violenza. È previsto inoltre un aggravamento di pena quando i reati sono commessi da un soggetto già ammonito. Per la revoca di tale ammonimento, i soggetti dovranno aspettare 3 anni e dovranno aver ottenuto valutazioni positive in specifici percorsi di recupero.
Un’altra misura presa è il potenziamento delle misure di prevenzione, le misure di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza saranno applicate anche agli indiziati di reati relativi alla violenza sulle donne (ossia tentato omicidio, lesioni personali, deformazione dell’aspetto della persona, violenza sessuale). Agli indiziati di questi reati sarà proibito avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle vittime e saranno obbligati a mantenere una distanza di almeno 500 metri dalle vittime.
È prevista anche una velocizzazione dei processi per violenza contro le donne, anche nella fase cautelare; sarà inoltre inserito, nel codice di procedura penale, un nuovo articolo (misure urgenti di protezione della persona offesa).
Per coloro che sono individuati in maniera inequivocabile come autori di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, è previsto l’arresto entro 48 ore dal fatto.
Si dispone l’applicazione della misura cautelare in carcere non solo nei casi di trasgressione degli arresti domiciliari, ma anche per la manomissione degli strumenti di controllo disposti con la misura degli arresti domiciliari o divieto di avvicinamento dai luoghi frequentati dalla vittima.
In aggiunta, le vittime di violenza saranno informate riguardo alle notizie sulle misure cautelari disposte nei confronti dell’autore del reato.